Samurai in pillole – Capitolo 3

Hachimaru e Nanashi si ritrovano nel bel mezzo dell’attacco dei porci-ronin, che stanno cercando di depredare la scuola di samurai.

Hachimaru si accorge che Hayataro gli ha portato per errore la spada di Nanashi, dovunque l’abbia recuperata; purtroppo però la katana è bloccata e non ne vuole sapere di uscire fuori, servirebbero le impronte digitali di Nanashi. Detto fatto i due si ritrovano a brandire assieme l’arma, mano nella mano, e affettare il carrarmato dei porci-ronin.

Finita la battaglia Nanashi parla a Hachimaru: “Sai quando mi hai chiamato amico…” Hachimaru però non sa stare zitto e lo interrompe esclamando come un esaltato: “Non solo un amico, un amico samurai!”

Nanashi scuote la testa: “Ecco… Appunto… Io non voglio essere solo un amico samurai… ”

E Hachimaru sveglio come un papiro vicino ad una candela: “Che cosa vuoi dire che non vuoi essere solo mio amico?”

Nanashi: “Che quello che vorrei fare in futuro, con te, non è tagliare un carrarmato… Piuttosto una torta… Magari…”

Come-cosa?!

Hachimaru, in modalità koala, non ci capisce nulla e gli dice che sta per partire per lo spazio, magari si incontreranno di nuovo un giorno. Sì magari… Tra 400 miliardi di stelle, magari… Molto probabile. Come incontrare un amico di Pechino per caso nel centro di Manhattan.

I due si separano.

Addio, ciao.