In attesa dell’uscita di Samurai 8: Hachimaruden vediamo quante altre storie di samurai numerati ci sono state e a quante Kishimoto potrebbe aver preso ispirazione.
Anzitutto cominciamo dal numero. Già me lo immagino Kishimoto, lì che si arrovella la mente su come chiamare la sua nuova opera. Parla di Samurai, quindi sarebbe bello Samurai qualcosa, si sarà detto. Ma cosa?
Samurai 1? Uhm… Un po’ insulso e presuntuoso allo stesso tempo. Tipo il primo samurai, oppure l’unico samurai. Inoltre darebbe l’idea che ce ne fosse uno solo, oppure che la storia vertesse attorno alla ricerca del Samurai, con la S maiuscola.
Inoltre c’è già un film, chiamato Samurai I: Musashi Miyamoto, risalente al 1954, opera di Hiroshi Inagaki. Questo in particolare fa parte della cosiddetta trilogia del samurai, che include anche Samurai II: Duel at Ichijoji Temple (1955) e Samurai III: Duel at Ganryu Island (1956). Quindi il 2 e il 3 sono ugualmente già “bruciati”. Perché se è vero che Kishimoto prende ispirazione a mani aperte da destra e sinistra, allo stesso tempo vuole fare un’opera nuova (almeno nel titolo!).
Inoltre dalla saga ha già preso ispirazione Tarantino in Kill Bill, rievocando Samurai III sia nella scena del combattimento tra Beatrix e O-Ren (quando si fronteggiano e poi corrono parallelamente), sia nello scontro finale con Bill che invita ad un duello sulla spiaggia. Quindi niente da fare.
Samurai 4? Il quattro è meglio evitarlo, per i giapponesi porta sfortuna, dacché suona come shi (死 – morte) e quando possono preferiscono pronunciarlo come yon. Certo potrebbe rappresentare le quattro vie dello sviluppo spirituale nel buddismo, oppure ricordare i Quattro Hitokiri di Bakumatsu (幕末四大人斬り), quattro samurai rivoluzionari (forse sarebbe meglio dire reazionari) del periodo Bakumatsu (dal 1853 al 1867). Ma meglio evitare… Poi quattro cosa sarebbero? Quattro protagonisti? Troppo pochi, la storia finirebbe subito.
Samurai 5? Beh ci sono già i più famosi Cinque Samurai quindi sarebbe un po’ ridicolo, specialmente se ci dovessero essere 5 protagonisti e 4 antagonisti. A parte le pallette esplosive e le eventuali armature tecnologiche (ma per ora non se ne sono viste) meglio lasciar perdere.
Samurai 6? Dai che il 6 è un bel numero, non lo avranno mica già preso, vero? Aspetta ci sono i Sei Samurai (六ろく武ぶ衆しゅう Roku Bushū), come archetipo in Yu-Gi-Oh! Allora meglio evitare anche questi, non sia mai che poi uno googla samurai 6 e gli esce un gioco anziché il nuovo massimo capolavoro possibile ed immaginabile del mondo dei manga. Passiamo subito oltre…
Samurai 7? Il sette è proprio un bel numero, ma c’è già il celeberrimo film di Akira Kurosawa. Inoltre nel 2004 c’è stato anche un anime girato per celebrare il cinquantesimo anniversario dall’uscita del film del 1954 e chiamato per l’appunto: Samurai 7 (サムライセブン Samurai Sebun). Quindi anche a volerlo niente da fare, sebbene alcuni spezzoni del trailer possano ricordarci quest’ultima opera d’animazione.
Inoltre Samurai 7 riprende la storia del film originale in chiave fantascientifica, ambientando le vicende in un non meglio definito futuro di robot e samurai, qualcosa da cui Kishimoto avrà certamente potuto prendere spunto.
A questo punto mi immagino un assistente fantozziano del grande maestro che gli si avvicina con dei suggerimenti: allora sire… facciamo Samurai 9! No, il nove ku (九) porta iella quanto il quattro dal momento che suona come ku (苦 – agonia, sofferenza o tortura). Allora Samurai 10, suona bene! No, ricorda un’opera di Jean-François DiGiorgio. E Samurai 11? E’ il nome di un film del 1967 di Eiichi Kudo. Magari Samurai 12? 12? Come le dodici case dello zodiaco, come i 12 cavalieri d’oro, come Tribal 12, 12 Sai, come i 12 mesi dell’anno, le 12 porte del paradiso, gli apostoli, i profeti, le 12 stelle dell’Unione Europea, come la dozzina di uova che si comprano al mercato, come il grado di Gran Maestro Architetto?! Quel 12 lì? Sì, mio sire, non le piace? No. Allora… potremmo usare Samurai 13? No, c’è già il film i 13 Assassini del 2010, diretto da Takashi Miike, inoltre per alcuni il 13 porta sfiga, quindi non voglio rischiare di perdere vendite in paesi meno superstiziosi del Giappone. Né Samurai 13 né Samurai 17. Samurai 14? Macché, 14 personaggi da trattare diventano un po’ tanti.
E così, dopo un lungo riflettere eccoci a Samurai 8. Otto (八) è anche un numero fortunato, secondo i giapponesi, perché la forma ricorda prosperità e crescita. Stando subito dopo il 7 ricorda i Sette Samurai, quasi a voler essere una specie di loro erede spirituale nel mondo dei samurai, e via discorrendo (e certamente non mancheranno omaggi e citazioni).
Immagino Kishimoto a questo punto soddisfatto della scelta. Inoltre scrivere la storia di 8 personaggi non dev’essere così arduo. Si può fare.
Cosa ne verrà fuori lo scopriremo solo leggendo.